


“Il mio lavoro”
Tracciare segni macchie di colore, forme: questo è il mio lavoro.
Dipingere non è solo un “mestiere”, è soprattutto sentire, parlare, urlare o tentare di farlo.
E’ il mio avvicinarsi alla vita per afferrare la realtà o i singoli, attraverso forme e colori, per necessità di comunicare, per esigenza di amare: un modo, come tanti, per manifestare la volontà di vivere o anche tentare di giustificare questa esistenza attraverso la scoperta di se stessi e degli altri.
Ecco affiorare allora l’Uomo come protagonista dei miei lavori in tutti i suoi aspetti contraddittori: l’amore, l’egoismo, l’odio, l’indifferenza, la socialità, l’individualismo e infine l’isolamento, tanto più evidente quanto più compresso tra gli altri, come in una metropolitana che corre sotto terra senza offrire neppure l’illusione di una vista.
Continuo questa ricerca nel mio studio al di fuori di me sulla tela.
Il segno inizia allora a muoversi vertiginosamente alla ricerca della forma: affiorano immagini ignote ma da sempre esistite, prorompono con violenza al punto che faccio fatica a comporle e a disciplinarle in materia pittorica.
Al placarsi del fatto emotivo si sostituisce il lavoro dell’impasto cromatico, la selezione delle tinte, la scelta del segno, l’equilibrio delle forme e, infine, soltanto il piacere di dipingere.
La realtà mi si rivela nel momento stesso in cui io dipingo!
Giuliana Consilvio, Via Pietro Pomponazzi, 19 – 20141 Milano –
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