Natura e artificio paesaggi della memoria
9 Marzo – 3 Aprile 1999
Il Comune di Rozzano ha il piacere di presentare, con questa mostra, una pittrice che opera nella linea di una tradizione lombarda: “…che si colloca tra l’eterno flusso del potere della natura sull’uomo, e la ricezione moderna, avvertita degli sviluppi della forma, del modo di essere di un pittore d’oggi”.
(Raffaele De Grada)
“…Le opere su carta realizzate da Giuliana Consilvio in questi ultimi anni sono frammenti di un paesaggio mentale che associa dati della realtà visivamente percepita – architetture rurali e campagne – e immagini che nascono dall’impressione, della memoria, dall’associazione libera di esperienze sensoriali diverse. Questi esiti hanno per così dire la loro origine in una ricerca calcografica precedente, che presenta sul medesimo foglio, con valenze cromatiche diverse, tanto immagini di paesaggio quanto quelle di tracce-impronte sul terreno, una sorta di proscenio ingrandito rispetto al palcoscenico lontano dove possono alternarsi presenze naturali e artefatti architettonici.”
(Alberto Veca)
“…..Giuliana Consilvio ritrae la natura; i suoi sono assolutamente “ritratti” della natura. Vale a dire che Consilvio non si limita in pittura ad affondare felicemente le mani nell’infinita e preziosa materia del paesaggio, genere che in qualche modo chissà perché oggi sembra essere trascurato, ma lo mette in posa, lo osserva simultaneamente da più angoli e illuminazioni, lo colora in superficie ed in profondità, ne rileva le trame e gli orditi per meglio rivelarne l’umore interiore… Lo fa, cioè, somigliante non solo per fattezze ma pure, come ogni buon ritrattista deve fare, per sostanza di carattere, per piglio d’anima e impronta sentimentale E con lei la pittura, tra impasti, guizzi e tratteggi, tra vibrazioni d’oro e controcanti di verde e di bruno, sabbie e crete rapprese in impronte e filamenti, s’è trovata una sua estrema libertà di materie e di rilievi. Una libertà ritagliata su misure contemplative ma non di rado anche concitate, ansiose, sensibili, inquietate da un lirismo acceso e talvolta, se è possibile, perfino violento, sempre in ogni caso suggestivamente emozionato ed emozionante.”
(Giorgio Seveso)
“….Il tumulto della vita è, per Giuliana Consilvio, un indistricato viluppo di segni fra i quali quello dell’uomo ha perduto ogni connotazione e ogni riconoscibilità immediata. Forse è questo il nuovo realismo dell’arte d’oggi destinata a dar voce al silenzio e immagine all’indistinto.
Da questi riferimenti altamente “sociali” o sociologici, dai quali non è esclusa l’ideologia, si potrà comunque tornare allo specifico della forma artistica che, anche se vive del silenzio, ha una sua propria ineluttabile forza di comunicazione.”
(Franco Solmi – Dall’introduzione alla monografia “Il segno dipinto” 1989)
Alcune delle opere presenti in mostra
“…..Ecco svilupparsi una immaginazione coloristica e una rugosa rilievografia, una raffinata e icastica metamorfosi, un contrasto di spazi e di orme. Il ritmo dei tempi è sapiente, restituisce alle cose sparse una duttilità sensitiva; ella segue e percorre un itinerario di scelta autonoma come a suo tempo già significò Franco Solmi, fornisce i riferimenti imparziali dei suoi colloqui non patetici, grazie alla responsabilità di ricostruire un senso della preziosità dei segreti terrestri e l’atmosfera purissima anche se granulosa diretta da una ininterrotta memoria.
La granulosità oggi perviene anche dai mezzi che la Consilvio ha messo in atto, ovvero le carte. La carta, questa carta creata ad hoc, fatta o composta da fibre che assorbono segni e colori, riducendo o ispessendo la materia, inventa una sua storia personale e millenaria.”
(Carlo Franza)
La “Cascina Grande”
La “Cascina Grande” a Rozzano ospita il “Centro culturale multi mediale” distribuito in tre grandi complessi recuperati da una vecchia struttura di cascina padronale e totalmente ristrutturati ad opera del Comune di Rozzano negli anni ’80.
Dal 1983 molte sono state le iniziative artistiche rivolte alle arti visive e numerosi artisti, nazionali ed internazionali, sono stati invitati a presentare le loro creazioni. Si ricordano in particolare Marini, Manzù per la scultura; Sassu, Treccani, Consilvio per la pittura; Ghirri per la fotografia.