CREMONA – GALLERIA DELLE ARTI
Via Bonomelli, 8 – 14 giugno – 30 settembre 2018
Giuliana Consilvio – personale di pittura –
“Dentro l’immagine”
Inaugurazione giovedì 14 Giugno 2018 ore 18
presentazione a cura di Marilisa Di Giovanni

– Tecnica mista su tela – cm 150×100 – 1981
“Dentro l’immagine” è il titolo di un’opera di Giuliana Consilvio, a fresco su muro del 1987, ma per me che conosco l’artista da molti anni e ne seguo il lavoro, è anche l’indicazione della prospettiva in cui si poneva negli anni 80/90 e la chiave di lettura dei lavori presenti in questo spazio.
Orizzonti – acrilico e olio su tela – cm 105×140 – 1995 -La Consilvio, che ha un lungo, creativo percorso ricco di prove sempre di alta qualità dal disegno che conferma le doti acquisite negli studi all’Accademia alla scoperta del lavoro manuale artigianale con l’uso del torchio da cui nascono incisioni forti, dal linguaggio impegnato che indagano la condizione esistenziale dell’uomo e soprattutto della donna nella vita della città, tema molto sentito nel periodo dello scontro generazionale degli anni ’70. Acquaforte, acquatinta, incisioni la portano ad adottare il segno incisivo nello spazio ora a formare una trama ora a diradarsi in fili come una rete presente ma pronta a dileguarsi.
Dall’impegno civile sentito e testimoniato alternativamente con forza, con sottile ironia, con asprezza e lucidità nascono opere che propongono un quadro dell’uomo della metropoli quasi ingabbiato nella folla, inquieto nella sua condizione di cui si- avverte il degrado e la volgarità, la Consilvio ricerca una libertà di linguaggio uscendo dalla città e “entrando” nella natura, nel paesaggio a lei vicino, la campagna lombarda.
La visione è da vicino, quasi lenticolare in cui il segno. il tratto rivela sicurezza di tecnica acquisita con lunga esperienza che le permette di appropriarsi del particolare,ora i filamenti dell’erbaio spuntare del grano ,della vegetazione, delle poche costruzioni abbandonate quasi reperti di un passato in mezzo alla natura. Entra nel paesaggio con la forza del segno e di un corposo e materico valore cromatico, dove la vegetazione fitta, intricata si insegue, si sovrappone, e laddove il colore si concentra, si raggruma, ne scaturisce una vibrazione di energia che esce dalla radice, dalla terra con intensi marroni rossicci, verdi di foglie tenere, gialli, rossi.
Questi paesaggi non sono vissuti come ricordi, memorie antiche, personali, indice di latente
nostalgia: l’artista prende coscienza dall’energia della natura presente, dell’oggi, sperimentando la forza del suo segno grafico che si ripete e si rincorre sulla tela valorizzando i particolari con lo sguardo della personale scoperta.

– Acrilico su tela – cm 105×140 – 1995
“Tensione emotiva” “Trame di energia” “0rizzonti,” il quadro più astratto e mentale, “Mutazioni” significativo per il messaggio che l’artista coglie dal continuo rinnovarsi della natura espresso anche in “Paesaggio transitorio”. Paesaggio reale ma non mentale come è stato scritto: è al tempo stesso un fissare l’immagine, prendere coscienza di ciò che si vede, ampliarlo attraverso una lente, espressione di esperienze vive, tattili (e le mani sono il particolare più evidenziato nell’opera di Giuliana fin dal ciclo ‘Fumo”) nel seguire questi cicli immutabili sempre uguali ma sempre diversi.
Il segno che si ripete quasi cifra stilistica ma in realtà significante in se stesso quale impulso
determinato dal suo ripetersi, dal suo involversi o diradarsi, infittirsi, r ggrumarsi o disperdersi, quale sintesi dinamica che evidenzia il particolare. E’ la realtà dell’artista come viene percepita in forme diverse che si evolvono nel momento in cui lei stessa “segna” la tela, traccia e impronta “appropriandosi delle sue fibre costruttive” (Silvio Riolfo Marengo).
Vorrei fermarmi sul dipinto intitolato “Progetto natura” che ancora una volta testimonia l’impegno della Consilvio nel guardarsi intorno non con superficialità ma con la voglia di comunicare le sue sensazioni, sorrette da una forza intellettuale che fa di ogni soggetto uno scavo personale lavorando sul tratto apparentemente figurativo ma intimamente astratto nel cogliere l’aspetto emozionale in cui prevale la funzione espressiva del colore che suggerisce la relazione tra l’artista e le forme, personale idea della realtà.
Marilisa di Giovanni – 14 Giugno 2018