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Consilvio Giuliana
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La mostra resterà aperta al pubblico dal 15 al 24 settembre 2006 con i seguenti orari:
dal lunedì al venerdì 17,30 – 21,00
sabato e domenica 10,30 – 13,00 / 17,30 – 21,00
Sarà presente l’artista

Frammenti di paesaggio

L’esposizione che Giuliana Consilvio presenta alla Cascina Robbiolo dal 15 al 24 settembre 2006 si può definire una mostra monotematica e poliedrica al tempo stesso. Il “leitmotiv” è la natura ed il territorio nei loro aspetti più significativi: la campagna lombarda, il Parco Agricolo Sud Milano quindi la pianura con i suoi filari di alberi, rogge, marcite, fontanili e vecchi casolari, una zona agricola straordinariamente produttiva e polmone verde per la vicina città di Milano.
In queste opere protagoniste uniche sono spesso le nostre cascine che si specchiano nei corsi d’acqua o che affiorano da una spinosa matassa di robinie. Le cascine sono il punto di arrivo di una lunga scia di tracce di pneumatici che le auto imprimono sull’asfalto reso molle dall’estate. Sono queste le tracce di chi, giorno dopo giorno, ruba spazio alla vicina campagna e avanza inesorabile verso le antiche fattorie che, ancora oggi, si propongono rinnovate nel tessuto produttivo del territorio lombardo.
Non bisogna fraintendere la portata del discorso di Consilvio nel mortificare la sua intuizione abbassandola a livello di una protesta di natura ecologica o farla scadere a livelli di rimpianti “del tempo che fu”, cascine e asfalto sono simboli più interiori che toccano la qualità stessa del modo di vivere. Fin dagli anni settanta, infatti, il tema fondamentale nelle sue opere è stato quello della qualità della vita; nelle incisioni e nei dipinti degli anni settanta e ottanta realtà e metafora si mescolano per denunciare una civiltà che tende a divorare le proprie radici e a perdere i valori che nessun miglioramento economico riesce a compensare. Presenti in mostra sono una serie di opere pittoriche, grafiche e i più recenti “Fogli scultura”. Questi ultimi, su carta, sono “frammenti di un paesaggio mentale” che associa architetture rurali, canali, campi coltivati a immagini che nascono dalla memoria. Nascono così quei poetici “muri” fatti dall’artista che “fa” la carta, la plasma, le crea luce ed ombra, la colloca nello spazio e nel tempo, le dà una dimensione che è reale ed irreale cioè “poesia”.
Ogni “Foglio scultura” è un’opera unica realizzata a partire dall’impasto di cellulosa! L’aspetto interessante è che queste opere si possono leggere come “Calco della realtà”. Asciugandosi lentamente dall’acqua di cui è intriso, il foglio di cellulosa prende forma e consistenza, si corruga dissecandosi nell’immagine di se medesimo, assorbe, registra nella propria pelle solchi, impronte, tracce. Si veda, ad esempio, il particolare delle impronte di pneumatici, tracce bianche in rilievo che, come una sorta di ragnatela, imprigionano frammenti di territorio naturalistico.
Un altro esempio è l’opera “Il lavoro, il gioco, la memoria” un pannello di rami di nocciolo intrecciati, un oggetto scultoreo, un’opera tridimensionale. Il naturalismo di partenza, il graticcio, diventa la tela su cui l’artista raggiunge un’intima unione della realtà naturale con l’essenza stessa della pittura: incontro del massimo del naturalismo con il massimo dell’artificio.

Guido Morano (Assessore alla Cultura di Buccinasco)

Alcune immagini relative alla personale “Frammenti di paesaggio”
ed all’incontro con le scuole di Buccinasco

L’invito del Comune di Buccinasco
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